I TRANSISTOR sono hub locali per accelerare la transizione ecologica giusta ed equa sulle città, che sia inclusiva di tutte e tutti, e riportare il potere nelle mani delle comunità.

CONTATTI

COS'È UN TRANSISTOR?

I TRANSISTOR sono hub locali pensati per accelerare la transizione ecologica giusta ed equa sulle città, che sia inclusiva di tutte e tutti, e per riportare il potere nelle mani delle comunità.

Gruppi di cittadini, associazioni e imprese elaborano un piano d’azione – per potenziare progetti esistenti, crearne di nuovi e portare avanti azioni necessarie a raggiungere risultati comuni, usando tutta la loro creatività.

COS’È UN TRANSISTOR?

Per implementare la Transizione Ecologica Inclusiva su larga scala – a livello nazionale e internazionale – è fondamentale partire da un’analisi, mappatura e messa in moto di dinamiche locali. Da questo nasce il progetto Transistor, che vede la creazione di acceleratori di transizione locali in molte città italiane. Questi hub locali formano una rete nazionale facilitata da Rinascimento Green.

 

La parola “transistor” deriva da trans(fer) (res)istor, e potrebbe essere molto funzionale se adottata e rivalutata dal movimento climatico. In elettronica, un transistor ha due funzioni: il funzionamento da interruttore che nella nostra metafora da il via alla transizione ecologica e più importante l’amplificazione di un segnale in entrata, quindi un acceleratore che porterebbe intenzioni e idee di transizione della comunità a diventare effettive, potenziandole e dando forza a chi ne fa parte.

Il progetto si ispira al movimento delle Transition Towns e ne trae molti spunti, andando a sviluppare un metodo strategico per arrivare a dei risultati in città grandi. 

Illustrazione di persone in bicicletta

OBIETTIVI

L’obiettivo principale dei TRANSISTOR è quello di coinvolgere i cittadini in una riduzione rapida delle emissioni, nelle loro città e in Italia, cercando di ridistribuire il potere alle comunità partendo dalla situazione climatica globale, dando voce in capitolo agli strumenti di rappresentanza territoriale, come enti locali ed assemblee civiche. Per fare questo abbiamo identificato una serie di obiettivi da raggiungere in ogni città.

Analizzare lo stato di transizione ecologica della città e del territorio circostante.

Studiare le dinamiche del potere locale e focalizzare stakeholders politici ed economici.

Elaborare un piano d’azione per la propria città al fine di attuare la transizione ecologica nell’ambito della quale:

  1. Coinvolgere i movimenti e le associazioni presenti sul territorio.
  2. Strutturare gruppi di lavoro tematici che elaborino a loro volta un piano.
  3. Potenziare i progetti esistenti in città e creare progetti che prendono vita propria.
  4. Promuovere e potenziare azioni creative e nonviolente di più tipi.

Coordinarsi con la rete nazionale dei Transistor per mappare i risultati.

Riportare costantemente i risultati al pubblico e alle istituzioni per avere impatto nazionale.

Portare più persone a dialogare per dar forza alla partecipazione democratica e sentirsi parte di una comunità accogliente, amichevole e divertente!

I TRANSISTOR si basano sulla comprensione scientifica della crisi climatica e integrano conoscenza locale e ricerca nelle proprie attività. In questo senso il petrolio non è considerato un carburante di transizione, ci opponiamo a nuove trivellazioni e all’uso di fonti fossili!

Non tutti i progetti sviluppati da un transistor devono necessariamente concentrarsi immediatamente sulla massima riduzione delle emissioni. In vista di questo obiettivo generale, i Transistor di ogni città, nell’elaborazione del proprio piano, dovrebbero valutare il miglior contributo possibile alla riduzione delle emissioni, assumendo una visione ampia di società rigenerativa e olistica, che si prende cura di tutte le sue parti.

PRINCIPI

I principi fondanti dei Transistor sono quelli alla base dell’attivismo climatico e della transizione giusta ed inclusiva, che mira a ridistribuire la ricchezza, basandosi sui concetti di equità e giustizia sociale e climatica.

La natura bottom-up dei Transistor richiede che il processo parta dall’ascolto della comunità, protagonista indiscussa della creazione degli hub.

Questi qui sotto sono i valori fondamentali su cui ci siamo basati per ideare il progetto, e che rappresenteranno, secondo i nostri intenti, l’anima di Transistor:

Equilibrio tra autonomia e interdipendenza
Al progetto possono aderire non solo individui, ma anche gruppi o associazioni già costituiti, che conservano la loro identità. Ogni Transistor compie scelte basate sulle esigenze del proprio territorio, alimentando al contempo un meccanismo di dialogo e cooperazione col Transistor Globale.

Equa distribuzione
Le dinamiche interne ai gruppi puntano a tutelare il benessere fisico e psicologico di ogni partecipante. È opportuno evitare sovraccarichi di stress sulle singole persone, accettando il principio secondo cui ogni partecipante contribuisce ai lavori secondo le proprie possibilità.

Rigenerazione e ricostruzione dell’immaginario collettivo
Il sentimento da alimentare all’interno del Transistor è quello di un attivismo divertente e coinvolgente. I gruppi sono invitati a favorire momenti di convivialità, conservando sempre spirito di inclusione e allegria, per cementare i rapporti e rendere le attività condotte inclusive e piacevoli.

Intersezionalità e riparazione
La transizione ecologica alimentata dai Transistor aspira a restituire voce in capitolo alle realtà marginalizzate, costruendo una società equilibrata e accogliente. In questa direzione, dovrebbe essere premura dei gruppi agire sempre in maniera inclusiva, sottolineando la diversità come valore aggiunto in grado di arricchire la collettività.

Dinamiche planetarie
I paesi che hanno contribuito meno a scatenare la crisi climatica sono gli stessi che ne soffriranno di più gli effetti: per promuovere la giustizia ambientale, il nostro più grande contributo può essere proprio quello di agire verso una transizione rapida che mantenga una visione globale.