Le conseguenze devastanti del surriscaldamento globale dimostrano ogni giorno che passa effetti più evidenti, con ricadute su innumerevoli settori della società e dell’industria. Le economie locali e nazionali risultano sempre più interessate, e tra gli ambiti maggiormente colpiti spicca spesso l’agricoltura.
L’ultimo insospettabile esempio coincide con l’aumento vertiginoso dei prezzi del cacao, quindi delle uova di Pasqua che arrivano nei supermercati.
Martedì 26 marzo infatti le quotazioni hanno raggiunto un record storico: una tonnellata di cacao vale adesso oltre 10 mila dollari, cifra mai registrata precedentemente nella storia. Le motivazioni di questa impennata vanno ricercate proprio nell’emergenza climatica.
Numerosi eventi atmosferici straordinari hanno colpito in particolare diversi paesi dell’Africa occidentale, compresi alcuni tra i maggiori produttori al mondo di cacao. I raccolti dei suddetti territori sono andati via via peggiorando di pari passo con la crescita vertiginosa degli eventi atmosferici eccezionali, tra abbondanza di piogge, che hanno favorito la proliferazione di malattie delle piante, e altri stravolgimenti meteorologici.
Le conseguenze di questi rincari rispecchiano l’aumento costante dei prezzi delle uova di Pasqua: negli ultimi 5 anni il costo medio delle uova di cioccolato è salito di circa il 25%, con una tendenza in costante aumento.
Insomma: se non vogliamo ridurre le emissioni di CO2 e contrastare il surriscaldamento globale in nome della giustizia climatica, della giustizia sociale o per tutelare gli ecosistemi…Facciamolo per la cioccolata!
Alessio Petronelli è un content writer professionista e uno scrittore. Ricopre il ruolo di Responsabile Comunicazione e Campagne presso Rinascimento Green.