
Si è svolto a Pozzallo (RG), sabato 5 aprile, il convegno “La rivoluzione nel piatto”, organizzato dall’associazione La Stele di Rosetta e dal Movimento Difesa Produttori Agricoli di Licodia Eubea, insieme al Coordinamento Nazionale Agricoltura e Territorio con sede a Latina.
Un’occasione di confronto e approfondimento su un tema enorme e dagli impatti più disparati sul pianeta e sulle nostre vite: il cibo e l’agricoltura. Il titolo dell’iniziativa d’altro canto sarebbe sufficiente a riassumere il senso dell’evento: cambiare il modo in cui riempiamo i nostri piatti significa fare una scelta. Una scelta di responsabilità, di coraggio e di consapevolezza. La consapevolezza che, sia come singole persone che nell’insieme della comunità, siamo noi stessə a determinare il nostro destino. Il destino della Terra, delle specie animali, della società e di tutti gli ecosistemi.

La rivoluzione nel piatto: combattere la crisi climatica
A rappresentare Transistor era presente Manuela Leone, referente del nostro progetto per il Sud Italia, già presidente dell’Associazione Rifiuti Zero Sicilia e referente per l’isola di Zero Waste Italy. Il contributo della nostra Manuela è stato quello di sollecitare una visione globale del tema, partendo dalle correlazioni con l’emergenza climatica. L’industria alimentare infatti rappresenta uno dei settori più impattanti a livello di emissioni di CO2 e di gas climalteranti. Senza dimenticare gli impatti in termini di utilizzo della plastica per gli imballaggi, di spreco alimentare e di produzione dei rifiuti. La corsa sfrenata al profitto, l’emergere di modelli sempre più massivi e intensivi, ha trasformato questo settore in una realtà inquinante e ingiusta. Parlare di giustizia sociale e di conseguenze per le popolazioni e il pianeta significa indirizzare l’agricoltura e l’industria alimentare verso una nuova direzione. Una direzione più equa, locale e di ridistribuzione.
Cercare un nuovo equilibrio tra il modo in cui mangiamo e il rapporto tra società umana e pianeta rappresenta una priorità inderogabile. Occasioni come questo convengo incarnano momenti chiave in cui riflettere insieme alla ricerca di nuove soluzioni, da promuovere tra la cittadinanza e verso le istituzioni.