
Rachel Carson, biologa marina e scrittrice nota come pioniera del movimento ambientalista, morì di cancro nel 1964. La sua forza risiedeva non solo nel rigore della sua coraggiosa ricerca, ma anche nella sua incredibile capacità di comunicare concetti scientifici a un vasto pubblico. Madre dell’ecologia contemporanea e delle campagne ambientali, vincitrice del National Book Award e di vari dottorati onorari, è stata determinante nel vietare i pesticidi nocivi come il DDT.
Il suo libro più famoso, Silent Spring, descrive la distruzione di intere catene alimentari, dai minuscoli insetti agli uccelli e ai predatori. Individua inequivocabilmente gli “ammazza uccelli”: potenti insetticidi sintetici come appunto il DDT. Il suo lavoro ha messo in discussione un sistema industriale e chimico che semplicemente non prendeva in considerazione gli impatti umani sul mondo naturale.
Carson ha vissuto una lunga relazione omosessuale che ha tenuto nascosta fino alla sua morte, bruciando persino le lettere dell’amata Dorothy Freeman, presumibilmente per proteggere la sua eredità culturale e il suo lavoro. All’epoca l’omosessualità era considerata una perversione illegale e antiamericana, una vera e propria malattia mentale. Politici di alto rango e protettori dell’industria chimica si erano già chiesti perché una “zitella senza figli dovrebbe essere così interessata alla genetica”. Essere una scienziata famosa doveva essere già abbastanza faticoso: essere una celebre omosessuale avrebbe portato le persone a respingere completamente il suo lavoro.
Carson è stata costretta nascondere un aspetto fondamentale della propria identità. Gli scritti su di lei raramente documentano la sua queerness, cancellando ancora una volta una parte importante della sua vita e il sacrificio che ha fatto per tutelare il proprio importante lavoro.
La scienziata ha sfidato l’idea che la società umana possa crescere e operare indipendentemente dalla natura, e ha reso l’ambiente una questione politica, raggiungendo l’attenzione di John F. Kennedy e molti altri. Ha lanciato il concetto che le nostre comunità umane possano coesistere insieme alla fauna selvatica e alle terre incontaminate.
Nel 1953, prima di pubblicare Silent Spring, incontrò Dorothy Freeman a Southport Island, dove Dorothy e suo marito, Stanley, vivevano accanto alla casa estiva di Carson. Freeman e Carson trascorsero insieme l’estate esplorando le pozze di marea lungo la costa, alla ricerca di vita marina, diventando personalmente molto vicine. Dopo aver lasciato l’isola, iniziarono a scambiarsi lettere fino a cinque volte la settimana, oltre a parlare spesso al telefono. Le lettere d’amore di Carson iniziavano con teneri appellativi come “Tesoro mio, Dorothy” e “Mia cara”. Durante i 12 anni di conoscenza, le due donne sono state molto raramente insieme, ma quando ciò accadeva erano costantemente al fianco l’una dell’altra. La relazione tra Carson e Freeman è rimasta un segreto per quasi il mondo intero.
Appena due anni dopo aver pubblicato Silent Spring, nel 1964, Rachel Carson morì di cancro, cinque anni prima delle rivolte di Stonewall a New York. Dorothy Freeman sparse le sue ceneri lungo la costa di Southport Island, dove le due si erano conosciute e avevano trascorso insieme le giornate estive.
In un momento in cui la comunità LGBTQI+ è sottoposta a crescenti minacce e pressioni, spetta a tutt* noi sollevarci e meravigliarci dei risultati e del coraggio di questa comunità. Dobbiamo così tanto agli innumerevoli attivisti, pensatori, scrittori, ambientalisti LGBTQI+, che hanno reso questo mondo più vivibile e più bello per l’intera umanità.
Siamo a fianco della comunità queer e celebriamo i suoi successi. Vi auguriamo un gioioso Pride Month, per darvi energia durante il resto di un anno attivo e coraggioso.