Nel modo di pensare comune, istituzioni e cittadinanza vengono spesso considerate come entità separate, anziché come parti complementari. Da parte dei cittadini si manifesta una crescente riluttanza nel difendere le proprie idee e i propri diritti, una resistenza alimentata da una serie di delusioni accumulate nel tempo nei confronti di una classe politica che appare come incompetente e disinteressata alle esigenze della collettività. Questo sentimento di sfiducia, esteso anche al contesto della transizione ecologica, scaturisce spesso da un senso di impotenza e dalla percezione di non possedere gli strumenti e le conoscenze necessarie per intervenire e cambiare le cose.
Come in elettronica un transistor svolge il ruolo di iniziatore e amplificatore di un segnale, gli hub Transistor fungono da incubatori e amplificatori per le idee di transizione all’interno della comunità, potenziando e dando sostegno a chi ne fa parte. Gli hub Transistor sono gruppi operativi locali progettati per facilitare l’integrazione di tutte le energie indipendenti già presenti su un territorio (singoli individui, gruppi di cittadini o associazioni), contribuendo così a canalizzare tali energie verso un obiettivo comune, garantendo maggiori possibilità di intraprendere azioni efficaci e mirate per portare un cambiamento positivo.
Un esempio concreto di questo approccio è rappresentato dal Transistor di Verona, un gruppo ristretto di attivisti che, circa un anno e mezzo fa, ha deciso di impegnarsi per sollecitare le istituzioni municipali ad adottare misure allineate con la transizione ecologica e con le reali aspirazioni dei cittadini veronesi.
Per garantire un impatto tangibile al loro impegno, gli attivisti Transistor hanno scelto di collaborare con una rete già ben radicata sul territorio: Cara Verona, che comprende altre organizzazioni, tra cui Legambiente, Extinction Rebellion e Fridays For Future. Dal punto di vista operativo, si sono concentrati sulla redazione di un documento che dichiari lo stato di emergenza climatica da presentare e far approvare alla Giunta Comunale, collocando di pari passo il focus sull’elaborazione del Piano Strategico di Transizione Ecologica da parte del Comune di Verona in collaborazione con l’IUAV di Venezia.
In aggiunta, a fronte del suddetto Piano di Transizione, disponibile al pubblico da dicembre 2023, è prevista la costituzione di alcuni tavoli di lavoro, ognuno dedicato a una specifica tematica trattata dal piano, il cui scopo primario sarà quello di monitorare attentamente le dichiarazioni di intenti presenti nel piano e, se necessario, richiedere l’integrazione di elementi rilevanti che potrebbero essere stati omessi o risultare poco chiari. Inoltre, per garantire una prospettiva completa, l’intenzione è quella di coinvolgere nel processo figure esperte nei settori coinvolti, al fine di risultare preparati a valutare ed eventualmente approvare o respingere le proposte presentate nel piano.
Si prevede in seguito di organizzare assemblee cittadine suddivise per circoscrizioni, corrispondenti alle divisioni distrettuali veronesi. Questo percorso permetterà di raccogliere i pareri della popolazione, da coinvolgere nel processo di riforma urbana in un’ottica di collaborazione con le istituzioni. L’intento è quello di favorire una partecipazione attiva della cittadinanza nel plasmare il futuro della città, incoraggiando una condivisione di idee e opinioni che possano influenzare positivamente il processo di transizione ecologica.
Oltre al progetto con Cara Verona, il Transistor è attivamente coinvolto nell’organizzazione di una grande manifestazione prevista per la primavera del 2024. Tale iniziativa, promossa da vari movimenti e associazioni locali, ha saputo unire realtà diverse, che si battono per obiettivi fondamentali che partono dalla giustizia sociale e arrivano alla transizione ecologica, garantendo ad ogni realtà la possibilità di esprimersi liberamente pur facendo parte di un’iniziativa coesa.
Il Transistor di Verona è un modello che dimostra come la collaborazione e l’adozione di un approccio partecipativo siano elementi fondamentali per promuovere e avviare un processo di cambiamento locale, a beneficio dell’ambiente e della comunità.
P.S. Se tra i lettori ci fossero persone di Verona e dintorni interessate a conoscere il gruppo locale di Transistor, non esitate a contattarci!
Beatrice Ruggiero è una giovane neolaureata in Economia e Sviluppo Sostenibile, appassionata di sostenibilità a 360° e attivista nel transistor di Milano.