Catania ci vuole un tavolo: l’iniziativa che celebra l’attivismo e lo stare insieme, approda in una nuova città. Si è tenuta infatti Ci vuole un tavolo! per Catania, prima edizione siciliana dell’evento. In sintesi: una serata tra risate, divertimento e riflessioni. In cui il cibo ha incontrato i problemi che colpiscono la regione.
I temi trattati? Dal contrasto alle fonti fossili passando alla lotta allo spreco alimentare. Non poteva mancare un momento su spazi pubblici, verde urbano e ai parchi. Non solo: si è parlato di agricoltura, del cibo sostenibile e della mobilità pubblica. Tutto questo grazie al tavolo, strumento e spazio in grado di unire in maniera unica e speciale le persone.
Catania ci vuole un tavolo. Per cosa?
La serata è iniziata alle 19:00, ed è andata avanti per alcune ore. La location dell’evento è stata FAB Food and Beverage, in Via Umberto 47, Catania. Presente tra le altre persone Manuela Leone, referente Transistor per il Sud Italia. Cosa non poteva mancare sul tavolo, oltre le persone che lo circondavano? Un aperitivo, ovviamente. Tra un calice, una birra e il potere del cibo, capace di sciogliere animi e cuori, le attivistə Transistor si sono confrontate, hanno scambiato idee, sogni, dubbi e progetti per la città e la regione. Il tavolo ha assunto, ancora una volta, il ruolo di collante, di luogo inclusivo e gentile. Di luogo in cui stare bene.
Tra le tante idee emerse potrebbero nascere progetti reali, concreti da portare sul territorio. Come avviene quando le persone si uniscono e cominciano a collaborare. Nascono possibilità: nasce la magia.
