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Transistor Catania incontra la società civile nel progetto Agorà

Progetto Agorà Catania

Tre giornate di incontri incentrati sul tema della democrazia partecipata, promossi dal centro multidisciplinare Fermento Urbano nella cornice di un bene confiscato alla mafia, con l’obiettivo di favorire la nascita di sinergie locali e dialogare con le Istituzioni. Questo in estrema sintesi quanto accaduto a Catania nell’ambito del progetto Agorà, che ha visto più di 70 organizzazioni, tra enti del terzo settore e imprese a sfondo etico, incontrarsi per costruire insieme una nuova visione di territorio. Non poteva mancare ovviamente la partecipazione dell’hub catanese Transistor, e della coordinatrice dei Transistor del Sud Italia Manuela Leone.

Un calendario che ha preso il via sabato 14 settembre, proseguendo sabato 21 settembre e quindi ancora con l’assemblea conclusiva di sabato 28 settembre. Tre giornate di scambio culturale, sociale e umano, tre giornate di crescita a beneficio della realtà locale di Catania.

Il racconto delle tre giornate del progetto Agorà

Il primo sabato che ha visto partire il Progetto Agorà ha dato spazio alla presentazione del progetto e del network dei soggetti partecipanti, favorendo la conoscenza e la creazione di un ambiente adatto al proseguo delle attività. Ogni organizzazione presente ha quindi compilato una carta d’identità in cui illustrare i propri obiettivi, le proprie caratteristiche e le proprie peculiarità.

Nel corso della seconda giornata è stato registrato uno scatto in avanti dei lavori, con l’individuazione dei temi prioritari per aree tematiche: “Istruzione, giovani e cultura”, “Salute, assistenza e sport, “Imprenditoria, innovazione e lotta alla mafia”, lavoro “Rigenerazione urbana, ambiente e inclusione sociale”. Il gruppo Transistor in particolare ha preso parte all’ultimo tavolo di lavoro citato, nell’ambito del quale ha avuto modo di portare la visione cardine alla base del progetto Transistor stesso.

Conclusione dei lavori quindi sabato 28 settembre, con una parentesi di confronto tra il network del progetto Agorà e la Giunta comunale, analizzando quanto emerso delle giornate precedenti e procedendo ad un confronto e un monitoraggio del programma elettorale della Giunta.

Cosa porta a casa Transistor Catania da questa esperienza? Un nuova percezione delle istanze del territorio, affinata grazie allo scambio di esperienze con le altre realtà presenti. Un nuovo network di conoscenze, all’interno del quale sviluppare progetti e condividere battaglie. Una rinnovata consapevolezza ed entusiasmo per lavorare, ancor più di prima, a beneficio di Catania.

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